Negli ultimi anni, il panorama dei pagamenti online è drasticamente cambiato in Europa. Per questo motivo, la Commissione Europea ha deciso di intervenire per migliorare i regolamenti e la protezione dei consumatori online. La Commissione ha infatti stilato una nuova Payment Service Directive (PSD2) nel 2015 per spingere gli Stati Membri ad intervenire e regolamentare efficacemente il settore dei servizi di pagamento. La promulgazione di chiare leggi riguardanti il diritto dei negozi online ad applicare sovrapprezzi ai consumatori in base al metodo di pagamento era una delle richieste della Commissione agli stati membri. Quali sono le nuove leggi sui sovrapprezzi e come applicarle?
Posso ancora applicare sovrapprezzi nel mio negozio online?
Ci sono diversi fattori da tenere in conto prima di rispondere a questa domanda: da dove viene il consumatore? Quale metodo di pagamento sta utilizzando? È una transazione B2B o B2C? Dove si trova la sede legale della mia compagnia?
Siccome la PSD2 è mirata alla protezione dei consumatori finali online, le nuove leggi saranno applicabili solo a transazioni B2C, lasciando le normative riguardanti la possibilità di applicare sovrapprezzi alle transazioni B2B invariate. In conclusione, solo le transazioni B2C verranno influenzate e, in particolare, solo le transazioni B2C quando il consumatore è un cittadino dell’Unione Europea.
Come vengono influenzate le transazioni B2C?
Sfortunatamente, in alcuni paesi, le leggi non sono ancora del tutto chiare o devono ancora essere approvate, lasciando tutta la questione ambigua. L’unico tema sul quale tutti gli esperti del mondo dei pagamenti sembrano essere d’accordo è il bando totale ai sovrapprezzi su transazioni ultimate con carta di credito VISA e Mastercard. Per quanto riguarda le transazioni con altre carte di credito (AMEX, Diners Club, JBC, etc.), gli esperti stimano che le regole varieranno da paese membro a paese membro, forzando i proprietari di negozi online ad adattare i prezzi in base al paese di provenienza del consumatore. Infatti, il diritto ad applicare sovrapprezzi su carta di credito varia in base al paese di provenienza del consumatore e, più specificatamente, il paese in cui è stata emessa la carta di credito.
Le normative riguardanti altri metodi di pagamento
Purtroppo, le regole a proposito degli altri metodi di pagamento come Trasferimento Bancario, KBC, Belfus, SOFORT, Giropay, i portafogli digitali eccetera non sono ancora né standardizzare né chiare. Gli esperti sono convinti che l’argomento verrà chiarito con il passare del tempo.
Per ora, un solo aspetto sembra concordato tra tutti gli stati membri e generalmente chiaro: il diritto di un negozio online ad applicare sovrapprezzi per questi metodi di pagamento varia in base alla sede legale dell’azienda. Come regola generale, quando viene processata una transazione B2C con un metodo di pagamento diverso dalle carte di credito, verranno applicate le regole del paese del negozio online, senza dover tenere in considerazione il paese di provenienza del consumatore.
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